Credo sia doveroso spiegare le ragioni di questa scelta così particolare: ho conosciuto Mavi Pendibene qualche anno fa e, prima ancora di sapere che aveva scritto dei libri, sono rimasta incantata
... weiterlesendalla sua casa e dall’amore che lei nutre per il luogo in cui vive: la dimora, una cascina che risale al Quattrocento, è posta al fondo di una valle boscosa attraversata da un ruscello e sovrastata da una collina di aca-cie, sulla cui sommità, si erge un arcigno castello risalente all’anno Mille, il più antico del Monferrato. Proprio per la sua posizione al sommo di una rocca impervia, il castello rappre-senta bene la dimora dell’Innominato descritta dal Manzoni e fu perciò scelto per girare alcune scene della versione televisiva dei Promessi Sposi, curata dal regista Sandro Bolchi.
Forse proprio per questa prima impressione ho comin-ciato a leggere i libri di Mavi Pendibene e ho scoperto che proprio l’amore per questo luogo e per la sua natura sono inevitabilmente i soggetti dei suoi scritti, come pure la casa, amica e padrona, amatissima, che compare, come protago-nista o come sfondo, in ogni testo. Avrò modo più avanti di analizzare diffusamente i vari temi. Ma un’altra cosa che mi ha particolarmente colpita è la modalità di diffusione che questi libri hanno avuto.
Una pubblicazione di ProMosaik - che ha anche pubblicato le opere di Mavi Pendibene.
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